Ennesimo record della spedizione diretta di vini negli Usa
Nel 2016 negli Usa sono state spedite direttamente dalle aziende vitivinicole a propri clienti più di 5 milioni di casse di vino per un fatturato di 2,33 miliardi dollari (+18,5% rispetto all’anno precedente)
Nel 2016 il volume è cresciuto del 17,1% rispetto al 2015 superando i 5 milioni di casse (60 milioni di bottiglie), per un valore di ben 2,33 miliardi di dollari (+18,5%).
L’ennesima dimostrazione di quanto le aziende del vino americane stanno investendo per costruire una relazione diretta con i propri clienti riducendo di anno in anno sempre di più le intermediazioni commerciali.
Sono ormai quasi tutti gli Stati americani ad aver autorizzato questo tipo di “vendita diretta”. L’ultimo in ordine di tempo è stato la Pennsylvania nell’agosto del 2016 e in meno di 5 mesi già 800 aziende vitivinicole sono state autorizzate dal Pennsylvania Liquor Control Board a spedire vini direttamente dentro lo Stato.
Va evidenziato come ogni Stato si comporta in maniera autonoma rispetto alle tasse imposte su questo tipo di vendita e anche al quantitativo massimo consentito per spedizione allo stesso cliente (ad esempio in Arizona le aziende non possono spedire più di sei casse ad un singolo cliente). Vi è, inoltre, attualmente uno sforzo per accreditare le società di spedizione per poter avere maggiori garanzie di trasparenza, di tracciabilità e di rispetto delle regole di questa tipologia di vendite (sono state denunciate, infatti, in questi anni alcune gravi irregolarità su questo fronte).
Complessivamente, comunque, dal 2012 al 2016 le spedizioni dirette sono cresciute del 59%.
La regione vitivinicola che maggiormente “approfitta” di questo canale strategico di vendita è Napa (California), che anche lo scorso anno ha registrato spedizioni dirette di oltre 1,5 milioni di casse per un valore superiore al miliardo di dollari. La spedizione media da Napa nel 2016 è stata di 62 dollari (molto più elevata della spedizione media negli Usa che è stata di 38,69 dollari).
Tutti numeri che confermano ancora una volta non solo l’importanza di questo canale di vendita negli Usa (purtroppo solo ad appannaggio delle aziende del vino americane) ma anche del costante tentativo delle “wineries” americane di ridurre l’impatto economico dell’intermediazione commerciale costruendo rapporti sempre più diretti con i clienti finali.
A nostro parere un tema molto importante anche per la nostra realtà produttiva.
Comentario de Wines Inform Assessors:
Desde el punto del cosumidor que busca un vino que aprecia (precio, calidad, productor,..) y que no puede encontrar en su red de tiendas habitual, es una buena solución que las bodegas faciliten su venta y el envio a los clientes finales
La contrapartida de un mínimo de compra que haga la venta rentable y la existencia de una continuidad necesita el saber crear una relación personal productor/consumidor que en estos momentos la mayoría de empresas no satisfacen
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From the consumer's point of view, who looks for a wine that appreciates (price, quality, producer, ..) and can not find it in its usual network of stores, it is a good solution that the wineries facilitate their sale and the sending to the final customers
The counterpart of a minimum purchase that makes the sale profitable and the existence of a continuity needs to know how to create a personal producer / consumer relationship that at the moment most companies do not satisfy
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