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jueves, 18 de enero de 2018

Ocm Vino .... come ripartiscono i fondi Ue i tre produttori enoici top del Vecchio Continente, Italia, Francia e Spagna

Ocm Vino: dalla Ristrutturazione dei vigneti alla Promozione, dagli Investimenti nelle imprese alla Distillazione dei sottoprodotti, ecco come ripartiscono i fondi Ue i tre produttori enoici top del Vecchio Continente, Italia, Francia e Spagna

¿En qué gasta el dinero la UE? Presupuesto de la UE en 2012
Così i big del vino Ue finanziano il settore enoico Sui fondi Ocm tanto abbiamo scritto e tanto scriveremo, perché la misura di sostegno della Ue al settore enoico è fondamentale per il vigneto europeo, dal Belpaese alla Bulgaria. Ma come spendiamo i fondi comunitari, e che scelte fanno i nostri competitor? Innanzitutto, è utile riepilogare le otto misure sostenute dall’Ocm: Regime di pagamento unico, Promozione, Ristrutturazione e riconversione dei vigneti, Vendemmia verde, Fondi di mutualizzazione, Assicurazione del raccolto, Investimenti nelle imprese, Distillazione dei sottoprodotti. Di queste, una, nel bilancio Ue del 2016, riepilogato da Corriere Vinicolo e Uiv nel report annuale “Vino in Cifre” 2018 (www.uiv.it), recita “zero” per tutti i Paesi, quella relativa ai Fondi di mutualizzazione. La dotazione maggiore, su un totale di 1,1 miliardi di euro, è proprio quella del Belpaese, che ammontava a 337 milioni di euro (di cui solamente 321 milioni di euro effettivamente spesi), così ripartiti: 85,4 milioni di euro per la Promozione, 155,6 milioni di euro per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 1,3 milioni di euro per la Vendemmia verde (misura adottata solamente dall’Italia), 20 milioni di euro per l’Assicurazione del raccolto, 43,4 milioni di euro per gli Investimenti nelle imprese e 16,5 milioni di euro per la Distillazione dei sottoprodotti.
 
I nostri cugini francesi, invece, hanno speso fino all’ultimo euro i loro 280 milioni di euro di dotazione complessiva: 41 milioni di euro alla Promozione, 105 milioni di euro alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 100 milioni negli Investimenti delle imprese e 33 milioni nella Distillazione dei sottoprodotti. Peculiare la scelta della Spagna, che ha stanziato più fondi della dotazione prevista (212 milioni di euro a fronte dei 210 stanziati dalla Ue), scegliendo, unica in Europa, il Regime di pagamento unico (ossia pagamenti diretti alle aziende proporzionali agli ettari, con massimali decisi dalla Ue, accoppiando le altre misure) come misura principale, con una dotazione di 142,7 milioni di euro, mentre alla Promozione sono andati 49,6 milioni di euro, alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti 75 milioni di euro, agli investimenti per le imprese 57,4 milioni di euro ed alla Distillazione dei sottoprodotti 30,3 milioni di euro.
In termini percentuali, l’Italia vanta la quota maggiore sia della spesa destinata alla Promozione (il 43,9% dei fondi complessivi Ue, contro il 25,8% della Spagna ed il 21,3% della Francia), che della spesa in Ristrutturazione e riconversione dei vigneti (31,1%, contro il 21,1% della Francia ed il 15% della Spagna). La Francia, invece, ha mosso il 44,1% di tutti i fondi destinati dalla Ue agli Investimenti nelle imprese (contro il 25,1% della Spagna ed il 19% dell’Italia). Sul bilancio complessivo dell’Ocm, la misura più finanziata nel 2016 è stata quella relativa alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti (48,6%), seguita da Investimenti (22,2%), Promozione (18,7%) e Distillazione dei sottoprodotti (8,1%). L’Italia, nel complesso, ha destinato il 48,4% dei fondi alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti, il 26,3% alla Promozione, il 13,5% agli Investimenti nelle imprese, il 6,2% all’Assicurazione del raccolto ed il 5,1% alla Distillazione dei sottoprodotti. La Francia il 37,6% alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti, il 35,9% agli Investimenti nelle imprese, il 14,6% alla Promozione e l’11,8% alla Distillazione. La Spagna, infine, il 35,3% alla Ristrutturazione e riconversione dei vigneti, il 27% agli Investimenti nelle imprese, il 23,4% alla Promozione ed il 14,3% alla Distillazione.



Fonte informazioni: WineNews

viernes, 9 de junio de 2017

Califican de “robo” el reparto de ayudas para la promoción del vino del Ministerio de Agricultura ... Comment of / Comentario de Wines Inform Assessors


Califican de “robo” el reparto de ayudas para la promoción del vino del Ministerio de Agricultura

Indignación en Extremadura, segunda región con mayor producción a nivel estatal, que ha recibido uno de los fondos más bajos de España

Este lunes, El Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente a través de la Conferencia Sectorial extraordinaria de Agricultura, aprobó repartir 53.813.396 euros para promoción del vino en terceros países entre las comunidades autónomas, en el marco del Plan Nacional de apoyo al sector.
A Extremadura, que produce el 10% de los vinos españoles, segunda 'potencia' vinícola española tras Castilla-La Mancha, le adjudicaron uno de los presupuestos más bajos con un total de 344.628 €, el 0,64% del presupuesto, lo que ha provocado que desde la Unión de Extremadura se hable ya de "un robo" a esta Comunidad.
Extremadura junto con Castilla la Mancha son las dos regiones de mayor producción, "pero es que además son las regiones que más fondos para la promoción del vino necesitan ya que son los vinos más desconocidos y los que se venden mayoritariamente a granel. Por estos motivos son estas dos regiones las que deberían absorber la mayor parte de los fondos dedicados a promoción", destaca la organización.
Sin embargo, critica que Extremadura ocupa el puesto nº 13 dentro de las comunidades autónomas en el reparto de fondos, los últimos si excluimos a las islas. Y, como agravio comparativo, enuncian que Cataluña con el 70% del viñedo y de la producción que tiene Extremadura, recibe el 3.390% de los fondos que recibe la región extremeña.
Por todo esto, la Unión de Extremadura lamenta esta situación y recuerda que lleva reivindicando "un reparto más justo de los fondos comunitarios que llegan a la región y año tras año vemos la discriminación del Ministerio y la incompetencia negociadora de nuestra consejera".
Asimismo, tampoco se explica "el silencio del resto del sector, resto de Opas y Cooperativas que ven como nos roban año tras año y dan la callada por respuesta", por lo que anuncia que "vamos a provocar una reunión del sector productor para pedir responsabilidades por estos desmanes y que los agricultores tengan conocimiento de estas prácticas".
Extremadura con su 84.270 has de potencial vinícola es la segunda región en cuanto a superficie y producción a nivel estatal, por detrás de Castilla la Mancha.

Comment of / Comentario de Wines Inform Assessors:

Does it make sense that money that comes out of the pockets of citizens will benefit private businesses? Even if it had gone to collective actions, which always have particular beneficiaries, would the money have been used well?
The use of public money must be very controlled and the feeling of many is that it is not so
To give an example: Any help to the purchase of the Voltaren cream was removed - not so with the ingested that is more problematic - and sure that many winemakers use and need it. Would not public money have been better used in this action than in advertising campaigns that, as I said earlier, -see http://spainwinesnews-noticiasdevinoespanol.blogspot.com.es/2017/06/galicia-recibira-mas-de-800000-euros-en.html -   have at least questionable results?
Attention to zero euros for the Balearics. Its wine sells well, has prestige, a strong local and international market - thanks to Germany and tourists who appreciate the islands - A good example

Wines Inform Assessors

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¿Tiene sentido que ese dinero que sale de los bolsillos de los ciudadanos vaya a beneficiar a negocios particulares? Aún si hubiera ido a parar a acciones colectivas -que siempre tiene beneficiarios particulares- ¿se habría empleado bien el dinero?

El uso del dinero público debe ser muy controlado y la sensación de muchos es que no es así
Por poner un ejemplo : Se quitó cualquier ayuda a la compra del Voltaren crema -no así con el ingerido que es más problemático- y seguro que muchos viticultores lo usan y necesitan. ¿No hubiera sido mejor empleado el dinero público en esta acción que en campañas publicitarias que como expresé anteriormente -ver http://spainwinesnews-noticiasdevinoespanol.blogspot.com.es/2017/06/galicia-recibira-mas-de-800000-euros-en.html -   tienen resultados como mínimo dudosos?
Atención a los cero euros destinados a Baleares. Su vino se vende bien, tiene prestigio, un mercado local e internacional fuerte -gracias a Alemania y los turistas que aprecian las islas- Un buen ejemplo
Wines Inform Assessors

Otros comentarios:


Hola, creo que se debería tener cuidado con lo que se publica y se debería saber que estás ayudas son cofinanciadas por lo que hay que preguntar es porque no invierten más las bodegas extremeñas y no hacer demagogia. O no saben de lo que hablan o son mala gente estos opinantes.

martes, 6 de junio de 2017

Galicia recibirá más de 800.000 euros en ayudas para la promoción de vino en mercados de terceros países ... Comment of / comentario de Wines Inform Assessors


Galicia recibirá más de 800.000 euros en ayudas para la promoción de vino en mercados de terceros países

Así lo estableció el Ministerio de Agricultura y Pesca, Alimentación y Medio Ambiente en los presupuestos correspondientes a la convocatoria de 2017

Ángeles Vázquez participó esta tarde en el Consejo Consultivo y Conferencia Sectorial extraordinaria de Agricultura, donde también se abordó el potencial que tienen las comunidades autónomas en materia de agricultura ecológica

La conselleira expuso que el objetivo es incrementar la superficie inscrita en 8.000 hectáreas, con una inversión de 4,3 millones de euros en los próximos años





La conselleira del Medio Rural, Ángeles Vázquez, anunció esta tarde tras el Consejo Consultivo y la Conferencia Sectorial extraordinaria de Agricultura que Galicia recibirá 835.000 euros en ayudas para la promoción del vino en mercados de terceros países (fuera de la Unión Europea), de acuerdo con el reparto establecido por el Ministerio de Agricultura y Pesca, Alimentación y Medio Ambiente de los presupuestos correspondientes a la convocatoria de 2017.
Estas aportaciones, financiadas íntegramente con el Fondo Europeo Agrícola de Garantía (Feaga), permitirán que un total de 22 empresas gallegas puedan llevar a cabo sus proyectos, las cuales suponen una inversión total movilizada que ronda los 2 millones de euros. En esta ocasión, como en las últimas convocatorias, recibirán ayuda todos los solicitantes, sin que quede fuera ningún expediente que cumpla los requisitos, a pesar de ser esta una convocatoria en concurrencia competitiva a nivel nacional.
Los beneficiarios de estas ayudas son sobre todo bodegas, pero también hay otras empresas vinícolas, organizaciones de productores y órganos de gestión de las denominaciones de origen protegidas, entre otras entidades. También se pueden beneficiar de estas aportaciones las entidades asociativas sin ánimo de lucro participadas exclusivamente por empresas del sector vitivinícola que tengan entre sus fines a promoción exterior de los vinos, las cooperativas de segundo o ulterior grado que comercializan vinos elaborados por sus bodegas cooperativas asociadas y los organismos públicos con competencia legalmente establecida para desarrollar actuaciones de promoción de vinos españoles en mercados de terceros países.
El reparto de los fondos por parte del ministerio fue fruto del consenso entre todas las comunidades autónomas. Una vez repartidas las aportaciones, está previsto que se publique en el plazo aproximado de un mes a correspondiente resolución en el Diario Oficial de Galicia. De acuerdo con los baremos establecidos por el Mapama, los beneficiarios recibirán entre lo 50 y el 42,5% de la inversión programada.
Agricultura ecológica
Asimismo, la conselleira también defendió en Madrid el potencial de Galicia en materia de agricultura ecológica. Explicó la evolución positiva de este campo productivo en los últimos años en nuestra comunidad y avanzó que la Xunta trabaja en un plan estratégico para darle aún mayor ánimo. Esta planificación se hace de acuerdo con el sector y servirá para realizar un análisis riguroso de la situación y perspectivas de este ámbito, así como para diseñar las líneas fundamentales de fomento y promoción hacia el futuro.
La titular de Medio Rural señaló que en Galicia la agricultura ecológica tiene un amplio recorrido por delante, aunque no dejó de crecer en los últimos años, tanto en superficie inscrita como en volumen de negocio y operadores. Así, en cuanto a la superficie, en 20 años nuestra comunidad pasó de apenas 13 hectáreas a las actuales 27.000, con un incremento superior al 36% en el último año. En cuanto al volumen de negocio, desde el año 1.999 se multiplicó por 140, al pasar de apenas 290.000 euros a los actuales más de 41 millones. Y los operadores pasaron de ser solo 11 hace 20 años a aproximarse a los 1.000 en la actualidad.
La conselleira indicó además que el plan específico para el ecológico se enmarca en otra planificación más amplia para fomentar la fijación de población en nuestro rural. En este sentido, Medio Rural contempla unas inversiones de 4,3 millones de euros en los próximos años para fomentar los compromisos voluntarios de adoptar prácticas y métodos de agricultura ecológica, con el objetivo de alcanzar hasta 230 nuevos contratos en el horizonte de 2021 y una superficie ecológica de casi 8.000 hectáreas más.
Comment of / comentario de Wines Inform Assessors:


After seeing that Galicia will only receive 800,000 euros of the 56 million that are given in aid, I still like less and I am less clear on the policy of subsidies as I expressed in http://spainwinesnews-noticiasdevinoespanol.blogspot.com.es/2017/06/el-gobierno-reparte-54-millones-de.html
Wines Inform Assessors

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Tras ver que Galicia sólo recibirá 800.000 euros de los 56 millones que se dan en ayudas, aún me gusta menos y me queda menos clara la política de subvenciones como expresé en http://spainwinesnews-noticiasdevinoespanol.blogspot.com.es/2017/06/el-gobierno-reparte-54-millones-de.html
Wines Inform Assessors


Origen información: Cepas y Vinos

El Gobierno reparte 54 millones de euros para la promoción del vino ... Comment of / comentario de Wines Inform Assessors


El Gobierno reparte 54 millones de euros para la promoción del vino





La ministra de Agricultura, Isabel García Tejerina, ha presentado las ayudas 2018 de la Conferencia Sectorial para promoción del vino en mercados de terceros países, por un importe total de 53.813.396 euros. Así queda el reparto



Esta medida de promoción del vino persigue fomentar el conocimiento de los vinos españoles, con el fin de contribuir a la mejora de su posición competitiva y a la consolidación o, en su caso, a la apertura de nuevos mercados


La Conferencia Sectorial extraordinaria de Agricultura ha repartido este lunes 53.813.396 euros para promoción del vino en terceros países entre las comunidades autónomas, en el marco del Plan Nacional de apoyo al sector.


En declaraciones a los medios tras la Conferencia Sectorial, el secretario general de Agricultura y Alimentación, Carlos Cabanas, ha destacado que la distribución de fondos se ha realizado en función de los criterios que fija una comisión, que analiza los programas de promoción según los acuerdos con las comunidades del 4 de mayo.


Ha detallado que todos los consejeros autonómicos respaldaron estos criterios en la citada fecha, que permiten en función de los programas presentados financiar hasta el 50 % de los programas.


Por otra parte, Cabanas ha resaltado a preguntas de los periodistas que el Ministerio está trabajando ya en el próximo Programa Nacional de apoyo al vino 2019-2023 y, de hecho, ya han enviado un primer borrador a la Unión Europea (UE).


Sin embargo, ha precisado que este documento "todavía no está cerrado", ya que en el texto final que se traslade a la UE se irán recogiendo las peticiones de las comunidades autónomas respecto a las distintas medidas que contiene.


La consejera de Agricultura y Ganadería de Castilla y León, Milagros Marcos, ha valorado que a esta Comunidad le han correspondido 6,2 millones de euros en el reparto de a la promoción del vino, lo que la convierte en la tercera región española que mayor financiación obtendrá.


Marcos ha subrayado que este dinero permitirá a lo largo de este año poner en marcha 150 acciones de promoción del vino, presentadas por 144 bodegas a título individual, por diez denominaciones de origen y por asociaciones del sector vitivinícola.


En este sentido, ha remarcado que todos los proyectos que se han presentado por el sector en Castilla y León han recibido financiación.


De igual modo, ha resaltado la subida del 4% en las exportaciones de vino de calidad de la Comunidad desde 2015 hasta ahora, por valor de 182 millones de euros.


Por su parte, la consejera de Medio Rural de Galicia, Ángeles Vázquez, ha señalado que el reparto de para la promoción del vino ha respaldado a 22 proyectos presentados por el sector autonómico, con 835.000 euros, que se destinarán a la internacionalización.


Vázquez ha considerado que este tipo de programas están repercutiendo de forma positiva en el sector, por lo que ha agradecido al Ministerio y al sector vitivinícola regional el impulso y esfuerzo que realizan en este ámbito.


Con estos programas, "el sector va a ir a más" y contarán con financiación tanto iniciativas presentadas por las denominaciones de origen, como bodegas individuales y, de igual manera, por grupos de viticultores gallegos, ha recordado.
En su opinión, el vino de Galicia se está posicionando gracias a estos programas como "sinónimo de calidad".


La ministra de Agricultura y Pesca, Alimentación y Medio Ambiente, Isabel García Tejerina, ha presidido esta reunión del Consejo Consultivo -preparatorio del próximo Consejo de ministros de Agricultura de la UE- y la Conferencia Eectorial extraordinaria de Agricultura.


Han asistido los consejeros autonómicos de Galicia y Castilla y León, de forma presencial, mientras que, por videoconferencia, lo han hecho representantes de Andalucía, Asturias, Cantabria, Extremadura, Navarra y Comunidad Valenciana.


En un comunicado, el Ministerio ha hecho hincapié en que la medida de promoción de vino en terceros países persigue fomentar el conocimiento de las características y cualidades de los vinos españoles, para contribuir a la mejora de su posición competitiva y a la consolidación o, en su caso, a la apertura de nuevos mercados.


Comment of / comentario de Wines Inform Assessors:


There are communities not represented  and we should see how and to whom the money has been distributed and then quantify the results
As a general rule I am against corporate subsidies because they distort competition
Wines Inform Assessors
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Faltan comunidades y habría que ver como y a quien se ha repartido el dinero y cuantificar posteriormente los resultados
Como norma general estoy en contra de las subvenciones a empresas porque distorsionan la competencia
Wines Inform Assessors


Origen información: Vinetur

miércoles, 18 de enero de 2017

I numeri del presente del vino italiano


I numeri del presente del vino italiano


L’Italia del vino spende il doppio dei suoi principali competitor in promozione e in riconversione dei vigneti, vede sempre Veneto (di gran lunga), Toscana e Piemonte ai vertici nelle esportazioni, e anche se i consumi interni sono ormai a poco più di 36 litri procapite all’anno, dopo qualche anno di stallo, quelli in ristoranti, enoteche e wine bar tornano a crescere. Sono alcuni degli atout che emergono da

“Vino in Cifre” 2017, edizione n. 7 dell’annuario statistico del “Corriere Vinicolo” di Unione Italiana

Vini (https://goo.gl/tlm3A2). Partiamo dal tema dell’Ocm Vino: nel 2015, il Belpaese ha speso 92 milioni di euro per la misura promozione, più del doppio di Francia e Spagna, con 44 milioni a testa.


Stessa dinamica se si guarda alla voce “ristrutturazione e riconversione dei vigneti”, a cui l’Italia ha destinato 164 milioni di euro, contro i 99 dei francesi e gli 80 degli spagnoli. Il discorso si ribalta se si parla di investimenti nelle spese: la Francia ha investito 101 milioni di euro, la Spagna 57, l’Italia 47.


Sul fronte dell’export, nel Belpaese, al netto della crescita innegabile, negli ultimi anni, di alcune Regioni, sembra improbabile, almeno nel breve termine, che la classifica di quelle che fatturano di più (tra esportazionidi vino prodotto localmente e vino di altre Regioni esportato da operatori diversi, ndr) cambi di molto:tra gennaio e settembre 2016, quella che ha esportato di più, nettamente, è il Veneto, con 1,4 miliardi di euro, +8,8% sullo stesso periodo 2015. A seguire ci sono Toscana a 644,4 milioni di euro (-0,3%) e Piemonte con 638,8 (-4%). In Italia, invece, a bere vino (dato 2015) sono 28,4 milioni di persone, conun consumo procapite di 36,2 litri di vino all’anno (sui 30,8 di birra).


Interessante osservare le dinamiche dei canali di acquisto nel Belpaese: l’off-trade, quindi in buona sostanza i supermercati ed i negozi, oggi valgono il 68% del totale in volume, e le stime per il 2020 parlano del 70%. Nell’horeca, invece, il 60% delle vendite è rappresentato dai ristoranti, il 40% da wine bar, enoteche e bar (dati dell’Oservatorio del Vino nell’ultimo anno a giugno 2016).


Gli spumanti sono la tipologia più venduta, con il 33% del totale, seguita da vini rossi con il 28% e dai bianchi con il 26%.


Fonte informazioni:WineNews


martes, 17 de enero de 2017

Bruselas promocionará los productos agrícolas europeos ... Comentario de Wines Inform Assessors


Bruselas promocionará los productos agrícolas europeos

Los programas se desarrollarán también en terceros países

Bruselas promocionará los productos agrícolas europeos













La Comisión Europa lanza una convocatoria de ayudas por importe de 128,5 millones de euros abierta hasta el 20 de abril. La Comisión Europea va a lanzar una convocatoria de ayudas para cofinanciar campañas de promoción de productos agrícolas europeos por un importe total de 128,5 millones de euros.

Según ha informado en un comunicado, los programas seleccionados se desarrollarán tanto en la Unión Europea como en terceros países. El objetivo es promover el consumo y dar a conocer los numerosos productos de calidad de los productores europeos. Las organizaciones de productores y las asociaciones profesionales europeas pueden ya enviar sus solicitudes. La convocatoria estará abierta hasta el 20 de abril y posteriormente los proyectos serán evaluados y seleccionados. Phil Hogan, comisario de Agricultura y Desarrollo Rural, ha afirmado que los proyectos seleccionados el pasado año mostraron que la nueva política de promoción “ha logrado ser más abierta" ya que la mitad de los proyectos seleccionados hasta ese momento no se había beneficiado de los fondos europeos. “Las prioridades para 2017 reflejan más que nunca la apertura hacia terceros países comparado con años anteriores", ha añadido. -

Comentario de Wines Inform Assessors:

Un nuevo despilfarro del dinero de los contribuyentes que beneficiará a unos pocos, creará desigualdad en la competencia entre empresas, no se seguirán los resultados de la campaña y sus beneficios teóricos, el dinero alimentará de forma poco clara a quienes se encuentren cercanos a la gestación de estas ayudas,....
Al mismo tiempo hay recortes en la sanidad, falta de ayuda humanitaria a los refugiados y a los pobres,....
en una Europa que ha perdido el rumbo y la ilusión

Origen información: GranConsumo

viernes, 23 de diciembre de 2016

The Business of Subsides. The European Union has funding available for the promotion of agricultural products.

The Business of Subsides

The European Union has funding available for the promotion of agricultural products. Michèle Shah looks at how the funds are used in Italy
The Business of Subsides                            

 Michèle Shah

In the past few years, Italy’s wine industry has soared to new levels of export success. Improved quality has been a key factor, along with focused promotion helped by European Union (EU) funding. Tapping funds is a complex, but advantageous, process, especially for anyone looking to promote and develop business in non-EU markets. The aim of EU funding is to improve the competitiveness of agriculture within member countries, focusing on greater competitive equality, and an increase in the level of consumer knowledge regarding its agricultural products and their methods of production. Funding for Italy’s wine industry falls under the Common Organisation of Agricultural Markets (COM) allowing the EU to fund a specific agricultural product, in this case wine.

The first announcement of Italy’s COM wine promotion was published in 2008, with a total funding scheme of €4.5m ($4.7m). The most recent funding scheme issued for 2016/2017 is for €102m, of which €30.6m is destined for national promotion and the rest for regional promotion. Over the past few years, Italy’s level of funds for promotion have grown consistently, allowing for continuity within non-EU markets. The funding regulations published by Italy’s ministry of Agriculture are accessible to Italy’s entire wine industry, to large and small companies alike, so long as they qualify.

The minimum COM funding allocation per individual project/country is €100,000.00, of which 50% is covered by EU funding and the other 50% from the party requesting the funding, be it an individual winery, consorzio (individual growers consortium) or region. This may not be a significant sum for a large winery or region, but for a small- or medium-sized winery it can be a considerable amount to invest in a single country, hence the possibility for a small winery to access a quota of COM funding though its local consorzio. For example, the Consorzio of Soave in the Veneto applied this year for €1.45m funding for two promotional projects, the first of which was to promote DOC Soave, and included a “Soave by the Glass” project in Japan; the second covered funding for promotions in the US, Canada, China, Japan and southeast Asia. The funding was equal to 50% of the projects’ actual value. “Each consorzio or region has its own internal regulations,” explains Anna Dal Fiume, who is responsible for the consorzio’s promotion and projects for the Veneto. “The minimum quota for each winery applying for funding is €10,000.00 a year, which can be spread over a number of different projects, equating to a total value of expenditure of €20,000.00.” She adds that all expenditures need to be fully documented and accounted for. “We often gather as many as over 300 invoices when a number of wineries decide to join one specific project.” Other producers have joined together to create a consortium, in order to apply for funding. One such is Brunello in China, which represents a small group of Brunello di Montalcino producers, including Casanova di Neri, Siro Pacenti, Valdicava and San Filippo. These estates joined forces to create a consortium to promote their wines in China through private and trade events in Hong Kong, Shanghai, Beijing and Chengdu. Their initial investment of €840,000.00 in 2011 advanced their sales and brand recognition throughout China as well as assisting the promotion of the brand Brunello di Montalcino. “The COM funding was essential in our promotion increasing significantly our sales in China,” comments Giacomo Neri. “However, in countries such as USA, Canada and Russia, we chose to invest mainly in PR events, where the main focus was on consumer awareness.” Another consortium that has been able to draw on COM funding is ‘The Families of Wine’, which includes a number of well-known family-owned estates based throughout Italy: Adami, Aia Vecchia, Badia a Coltibuono, Braida, Casanova di Neri, Paolo Saracco, Poliziano, Col Vetoraz, Fattoria La Valentina, Fattoria Selvapiana, Inama, Marco Felluga, Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, Tenuta Sant’Antonio, Tenute Silvio Nardi, Li Veli, and Pala. Roberto Felluga, winemaker and owner of the 500,000-bottle Tenute Marco Felluga in Collio, in the Friuli region, has been president since 2009. He has been able to secure COM funding for the members of the consortium to promote and distribute their wines in non-EU markets.

According to Felluga, access to finance and funding has given both his winery and the consorzio a strong boost in production and sales, increasing its visibility in both key target markets, and in new international markets. “Since 2011, we created projects equating to €6.6m, for which we obtained €2.9m in EU COM funding,” he says, adding that the funding was used in the markets of China, Japan, Korea, Switzerland and Russia. The consortium’s aim has been to focus on new import channels and the funding covers a number of promotional expenses, such as paying for specialist export managers with the necessary market expertise, organising tastings in the countries of interest, and consolidating existing markets through continuous promotional activities.

In general, access to EU funding is not without hitches and glitches, not least of which are the rigorous bureaucratic procedures, tight deadlines, difficulties in communication with institutional divisions, and a lengthy and constrained control system. Small wineries are often faced with the difficulty of deciding on which country to invest in and how to plan the investment, as new markets can evolve rapidly. Accessing COM funding can be a particular challenge for such wineries, as they not only don’t have the internal know-how to deal with the necessary regulations, but they also struggle to reach the requirements in production and investment, such as the minimum €100,000.00 investment per country project; although this can be halved to a minimum of €50,000.00 per country when applying for multiple country projects, it still remains an inconceivable amount for most small companies, and a reason why many estates have grouped together, forming their own consortiums in order to access funding. According to Felluga, difficulties crop up from the application process through to the management of projects. “The project management rules require a scrupulous collection of documents and verifications that justify the results of the investment, which is of course acceptable, but this requires a certain expertise and it is very time consuming,” he says. The complexity of the process had him turning to Business Strategies, which specialises in this field. Based in Florence, Business Strategies has helped more than 500 wineries apply for EU/COM funding. The company provides strategic and operational support, and acts as a supervisor of the funding allocations, and an adviser for marketing and promotional activities. Above all, they monitor the legal and regulatory framework of the EU and national institutions. “This means providing the necessary support required in the reporting process by providing financial monitoring mechanisms designed to ensure proof of activities and expenditures with
approved projects,” says managing director Silvana Ballotta. “The handling of the funding allows the winery to focus on carrying out its promotional activities without having to worry about the complexity of the paperwork.”

The existence of COM and public funding is controversial in some quarters. “The EU’s agriculture has always been sustained by public funding,” says Angelo Gaja of Gaja Winery in Piedmont. “This is because it is a strategic, but also a fragile sector, often incapable of standing on its own two legs.” Gaja says he doesn’t deny the usefulness of public money on occasion, particularly if it encourages new and younger farmers to start businesses. “The welfare state, however, has become the blight of European agriculture, especially when it supports incapable entrepreneurs who do not qualify for public financing.” He says this allows them to remain in the market and distort it, “to the detriment of entrepreneurs who are capable of assuming the responsibility and risk of business. Prolonged welfare over time hinders free and fair competition within the sector.” Gaja also levels criticism at the bureaucratic and political aspects attached to EU funding. “The handing out of contributions for agriculture has also generated a massive public bureaucracy with the task of identifying who to allocate public funds to and to what extent, as well as to verify that public money is well spent,” says Gaja. “As long as the EU continues to generously pour public money in agriculture it will be difficult to find a remedy.” Nevertheless, COM funding has also contributed to promoting the quality concept of Italy’s DOP and IGP in non-EU countries, highlighting product quality, as well as protecting their labelling and promoting the region’s provenance. The current plan for COM funding is active up until 2020. While regulations are revised continually, access to funds is to become more complex, giving precedence to companies that have not yet applied for funding. And after eight years, it also will be necessary to assess the effects of the funding. That question will determine whether funding continues past that date.

Origin information:
WineMeridian   
                        

jueves, 22 de diciembre de 2016

La aceituna se promociona en Estados Unidos.Contará con un presupuesto de 7,5 millones de euros. Comentario de Wines Inform Assessors


La aceituna se promociona en Estados Unidos
Contará con un presupuesto de 7,5 millones de euros

        
La Comisión Europea ha aprobado un total de seis programas españoles para promocionar productos agroalimentarios europeos, entre los que se encuentra el Plan de Promoción de la Aceituna de Mesa propuesto por Interaceituna. Este se desarrollará en uno de los principales mercados estratégicos para el sector: Estados Unidos.

Para ello, se contará con una dotación económica que alcanza los 7,5 millones de euros, distribuyéndose en tres años, con 2,5 millones anuales. De esta cuantía, la Unión Europea subvenciona el 80%, un porcentaje superior a los Programas Europeos de años anteriores. Desde 2013, Interaceituna desarrolla actividades de promoción en este país, habiendo invertido más de 5 millones de euros hasta la fecha.

A pesar de que las actividades planteadas tienen carácter nacional, algunas de ellas cuentan con refuerzos en aquellas zonas en las que el consumo de aceitunas es mayor: Nueva York, Miami, Chicago, Los Ángeles, San Francisco, Filadelfia.

A la amplia zona geográfica, se suma el amplio espectro de público objetivo al que se dirige la promoción: consumidores y público profesional (distribuidores, importadores, chefs y líderes de opinión).

Para abarcarlo con éxito y dotar de credibilidad a los mensajes de la campaña, se contará con el popular chef español José Andrés, embajador por excelencia de la marca España, que lleva más de 20 años afincado en Estados Unidos. Su larga trayectoria profesional así como los innumerables éxitos cosechados a lo largo de su carrera, lo convierten en el mejor embajador para las aceitunas de España en el país.

Entre las actividades que se realizarán, destacan los anuncios de televisión, un plan de medios impresos en prensa nacional de gran cobertura como The New York Times y trasportes públicos (trenes, autobuses) vinilados con publicidad de las aceitunas.

Comentario de Wines Inform Assessors:

¿Servirá de algo este dinero que sale de los contribuyentes?
Como en otras ocasiones (ayudas selectivas y privilegiadas a una bodega, ayudas a programas poco definidos del sector del corcho,...) pienso que no conseguirán los objetivos que pretenden, alguna gente ganará un dinero y muchos nos sentiremos estafados como ciudadanos
Una pregunta: ¿Alguien controla que se cumplan los objetivos de resultados mediante criterios objetivos?
Sobre este tema es interesante consultar The Business of Subsides. The European Union has funding available for the promotion of agricultural products.

Origen información: InfoRetail

miércoles, 22 de junio de 2016

200 MM de euros para la promoción de productos agroalimentarios europeos

200 MM de euros para la promoción de productos agroalimentarios europeos
Enfocados principalmente a acciones en terceros países
                       

A la luz de los desafíos a los que se enfrenta actualmente el sector de la agricultura en la UE, una política de promoción efectiva se convierte en un instrumento importante para ayudar a la agricultura europea pueda competir en los mercados mundiales. Teniendo en cuenta la contribución del sector agroalimentario hace a las exportaciones totales de la UE, es esencial para que pueda mejorar su competitividad y cuota de mercado. Para apoyar este objetivo, una nueva política de promoción de los productos agrícolas de la UE se ha desarrollado, y se está aplicando desde el 1 de diciembre de 2015.

 Sobre la base de un nuevo Reglamento, la política introduce cambios significativos en las acciones de información y de promoción de la UE. Estos incluyen un aumento del presupuesto anual de hasta 200 millones de € en 2019, un mayor enfoque en terceros países; simplificación, una expansión en el alcance de las medidas para permitir el etiquetado para especificar el origen de los productos y sus marcas bajo ciertas condiciones, una gestión más sencilla de los programas para varios países y una expansión en el ámbito de los productos elegibles y los beneficiarios elegibles.

Entre otros términos se fija la prioridad a las actividades de promoción, tanto para el mercado interno y para los terceros países donde existe el más alto potencial de crecimiento. Las primeras convocatorias de propuestas en el marco de las nuevas normas cerraron a finales de abril de 2016. A pesar de que es demasiado pronto para examinar el resultado de la convocatoria de 2016, desde la Comisión se considera que hay importantes evidencias sobre el impacto potencial que podría esperarse de la información agrícola y la promoción programas.

Origen información: Olimerca

jueves, 16 de junio de 2016

El vino monastrell seduce a los importadores de China

El vino monastrell seduce a los importadores de China


La delegación asiatica en su visita a la bodega La Purísima. / LV


La delegación de Shangai visita Bodegas La Purísima por mediación del Info para promocionar la marca en el país asiático


Los vinos tintos elaborados con la variedad de la uva monastrell cautiva el mercado asiático. Bodegas La Purísima participa en la misión comercial inversa con importadores de China organizada por el Instituto de Fomento de la Región de Murcia (Info) para promocionar los vinos en el país asiático y así ha quedado de manifiesto. Esta acción comercial está financiada por la Unión Europea a través de los fondos Fondos Europeos de Desarrollo Regional (Feder).


La delegación comercial china procede de la región de Shanghai y está integrada por importantes importadores-distribuidores, representantes de cadenas de restaurantes y establecimientos comerciales muy destacados. Tras visitar las instalaciones de la empresa bodeguera se mostraron muy interesados en la variedad de la uva monastrell. Igualmente, también quedaron asombrados por la gran capacidad de elaboración que tiene esta bodega yeclana.


La importancia de esta visita comercial, se debe debe al gran potencial económico que supone el mercado asiático y la posibilidad que ofrece a las bodegas murcianas el poder ampliar las relaciones comerciales en el mercado chino.


La directora gerente de la cooperativa Bodegas La Purísima, María Teresa Ruiz, indicó que «desde hace varios años estamos exportando a diversas zonas de China y ya destinamos el 30% de nuestra producción a este importante mercado oriental». Ruiz señaló que «los chinos cada vez son más entendidos y exigentes con los vinos, y los elaborados con la uva monastrell, autóctona de esta zona, añade, cada vez están siendo más apreciados y valorados en el mercado oriental».


Origen información: La Verdad

martes, 26 de enero de 2016

Generalitat de Catalunya: Convocat l’ajut per a la promoció de productes vinícoles en mercats de tercers països



Convocat l’ajut per a la promoció de productes vinícoles en mercats de tercers països
 
 Com a novetat, enguany la tramitació serà telemàtica
 http://www.bcn.cat/consorcihabitatge/imatges/idbh.jpg

VADEVI.cat

El Departament d’Agricultura, Ramaderia, Pesca i Alimentació (DARP) ha convocat els ajuts destinats a la promoció en mercats de tercers països de productes vinícoles per a la campanya 2016-2017 amb la publicació, aquest dilluns al Diari Oficinal de la Generalitat de Catalunya (DOGC).
Aquest ajut té com a objectiu fomentar la competitivitat i el coneixement de les característiques i qualitats dels vins per tal de contribuir a la millora de la seva posició competitiva o, si s’escau, a l’obertura de nous mercats en tercers països.

Com a novetat a destacar, enguany la tramitació serà telemàtica i es podrà fer a través de l’aplicació Tràmits Gencat. D’aquesta manera, es facilitarà i agilitzarà la gestió i relació amb els beneficiaris. La Direcció General d’Alimentació, Qualitat i Indústries Agroalimentàries ha donat a conèixer aquesta i altres novetats de la campanya en una trobada amb 72 cellers. Un cop publicada la convocatòria, les sol·licituds s’hauran de presentar telemàticament fins al proper 15 de febrer de 2016.

El finançament d’aquests ajuts va a càrrec del DARP i del Fons Europeu Agrícola de Garantia (FEAGA) en un 50% cadascun. L’import per a cadascuna de les accions i dels programes seleccionats no podrà superar el 50% de les despeses subvencionables. Les actuacions de promoció s’executaran entre l’1 de juny de 2016 i el 31 de maig de 2017.

Les accions subvencionables en aquesta línia d’ajut són:

1) Relacions públiques i mesures de promoció i publicitat que destaquin els avantatges dels productes comunitaris en termes de qualitat, seguretat alimentària i respecte del medi ambient.

2) Participació en esdeveniments, fires i exposicions de rellevància internacional.

3) Campanyes d’informació, en particular sobre els sistemes comunitaris de denominació d’origen, indicacions geogràfiques i producció ecològiques.

4) Estudis de mercat, ja sigui per a nous mercats o per a avaluar els resultats de les mesures pròpies de la subvenció.

Els mercats de destinació pot ser qualsevol país de fora de la Unió Europea (UE), tot i que de cara a la valoració del programa presentat es consideren prioritaris els següents: Algèria, Austràlia, Brasil, Canadà, Colòmbia, Corea del Sud, Costa Rica, Cuba, Equador, El Salvador, Estats Units, Filipines, Guatemala, Hondures, Índia, Indonèsia, Japó, Marroc, Mèxic, Nicaragua, Noruega, Panamà, Perú, Rússia, Singapur, Sud-àfrica, Suïssa, Tailàndia, Turquia, Ucraïna, Veneçuela, Vietnam, Xina i Països del Golf (Aràbia Saudita, Kuwait, Bahrain, Qatar, EAU, Oman).

L’esforç de les empreses i associacions del sector vitivinícola per internacionalitzar el seu producte juntament amb el suport d’aquesta línia d’ajut que ara començarà la novena campanya d’aplicació, ha donat com a resultat un increment de les exportacions del sector vitivinícola català en els mercats de tercers països.

Des dels inicis de la implantació d’aquest ajut fins ara, l’interès del sector per aquesta mesura ha anat creixent. En la darrera campanya 2014/2015, es van efectuar un total de 498 programes amb un pressupost d’inversió de 23.783.112,55€ (50% FEAGA i 50% DARP, és a dir, 11.891.556,28€ cadascun).

Catalunya ha estat la primera comunitat autònoma pel que fa a intensitat de demanda per part de les empreses. En total durant el 2015 s’han sol·licitat 9.032.505,64€. 
Orígen informació: Vadevi 



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