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martes, 30 de mayo de 2017

Italia, il vigneto più “biodiverso” al mondo (Oiv) ... Comentario / Comment of Wines Inform Assessors

Italia, il vigneto più “biodiverso” al mondo (Oiv)



L’Italia è, di gran lunga, il Paese con la maggiore diversità vinicola. Non lo dice solo il numero superiore ad ogni altro Paesi di vini Dop e Igp (oltre 520 in totale), ma anche il fatto che il 75% della sua superficie vitata (690.000 ettari in totale, di cui 650.000 per l’uva da vino, ndr) è composto dagli 80 vitigni più coltivati.

Una enormità, rispetto ai poco meno di 40 del Portogallo e ai poco più di 30 della Romania, che seguono il Belpaese in questa particolare classifica redatta ll’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che con il dg Jean-Marie Aurand ha presentato il suo “Bilancio 2017 sulla situazione vitivinicola mondiale” nel Congresso mondiale della vigna e del vino a Sofia, in Bulgaria.

Che, in sostanza, conferma tutti i dati annunciati nel “punto di congiuntura” presentato in aprile, nei giorni di Vinitaly (una superficie vitata mondiale a 7,5 milioni di ettari, una produzione di uva 2016 sui 75 milioni di tonnellate, una produzione di vino stimata sui 267 milioni di ettolitri ed un consumo sui 241, https://goo.gl/dLUWth, ndr), ma che approfondisce proprio l’aspetto dei vigneti.

Con l’Italia che, come detto, vede nei numeri Oiv certificata la sua reale biodiversità vitivinícola, ampiamente superiore anche ai suoi principali competitor come Francia e Spagna, che vedono il 75% dei loro vigneti coperto da meno di 15 varietà. In particolare, emerge dai dati Oiv, in Italia il vitigno più coltivato è il Sangiovese, che rappresenta l’8% del vigneto totale, seguito da Montepulciano, Glera e Pinot Grigio (4% a testa) e dal Merlot (3%), mentre gli altri vitigni pesano per il 77%.

Di contro, in Francia, il vitigno più coltivato è il Merlot (14% del vigneto transalpino totale, che conta 785.000 ettari), seguito dall’Ugni Blanc (o Trebbiano Toscano) e dal Grenache (10% a testa), dal Syrah (8%) e dallo Chardonnay (6%), con queste cinque varietà che da sole valgono il 48% del totale. Situazione ancora più polarizzata in Spagna, dove il grosso del vigneto (975.000 ettari, il più vasto al mondo) è fatto da Airen (22%) e Tempranillo (21%), e poi Bobal e Garnacha

Comentario / Comment of Wines Inform Assessors:


Esta situación está cambiando y cada vez hay mayor atención a las excelentes variedades olvidadas (Mencía, Xarel·lo, Callet, ..) frente a una tendencia de hace años de producir con otras variedades de "fama" internacional , en que se pensaba que permitirían vender mejor.


Wines Inform Assessors
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This situation is changing and there is increasing attention to the excellent forgotten varieties (Mencía, Xarel·lo, Callet, ..) in the face of a tendency of producing with other varieties of international "fame", in which it was thought that Would allow to sell better.

Wines Inform Assessors






Fonte di informazione: WineNews

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